Il fiume principale del Venezuela è l’ Orinoco, lungo 2574 km di cui circa 1500 sono navigabili. Nasce al confine tra Venezuela e Brasile. Nel primo tratto del suo corso lo spartiacque è difficilmente definibile, il fiume si divide infatti in due rami uno dei quali, il Brazo Casiquiare, costituisce un collegamento naturale con il Rio delle Amazzoni, tramite il Rio Negro infatti un terzo circa delle acque dell’Orinoco confluisce nel Rio delle Amazzoni. Un labirinto di canali e isole coperte di foreste e mangrovie, popolato da un’incredibile quantità di animali e abitato dagli antichi Indiani Warao. Il Delta dell’Orinoco, il maggior fiume del Venezuela, è il secondo delta del continente sudamericano dopo quello del Rio delle Amazzoni. Costituito da 40 “caños” principali e da una miriade di canali secondari, si è formato nel corso dei millenni in seguito al deposito dei sedimenti trasportati dal fiume e continua ad espandersi. Tra le piante più diffuse figura la palma moriche, l’albero più caratteristico della regione, da sempre alimento principale e materia prima degli Indios locali. La zona è abitata dagli Indios Warao la cui popolazione ammonta attualmente a circa 24.000 persone. La loro dimora tipica e’ il “palafito”, una casa di legno costruita su tronchi di palma moriche, fissati nel fango. Essi vivono prevalentemente di pesca ma sono anche abili artigiani, famosi soprattutto per i lavori in moriche e in legno.

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Uno dei loro capolavori è la “curiara” la canoa ricavata dal tronco di un albero che è anche il mezzo di trasporto principale per muoversi nel dedalo di canali e isole. Navigando sui canali a bordo di una curiara e camminando nella selva guidati dagli Indios, potrete ammirare da vicino la ricchissima fauna della zona, costituita principalmente da pappagalli, caimani, aironi, scimmie, piranha e da un’incredibile varietà di insetti.

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